Preoccupazione

Stamattina per la prima volta la temperatura è scesa sotto la soglia di congelamento della macchina. Quando mi sono alzato già il primo sguardo dalla finestra mi ha fatto nascere questo dubbio. Ho dato un’occhiata al termometro che indicava lo zero preciso. Sono uscito da casa con capellino e guanti. La giacca chiusa fino al naso. Facevo il solito percorso di 10 minuti a piedi per raggiungere la stazione del treno. Il cervello ha iniziato a processare i fatti. Oggi dovrebbe essere pronta la macchina. L’ho lasciata dal meccanico il primo del mese. Si doveva fare il tagliando, la revisione biennale e dovevano sistemarmi anche la frizione; slittava a motore caldo e macchina ferma. Quando ripartivo e qualcosa si raffreddava, tutto tornava normale. Alla fine si è scoperto che non era il problema la stessa frizione, ma l’impianto idraulico. La guarnizione è invecchiata e lasciava passare l’aria. Era lunedì e mi hanno promesso la macchina per mercoledì. Chiamo mercoledì e mi dicono che ci sono altre due cose da sistemare, pertanto sarà pronta venerdì. Va bene! La macchina è del 1998, un po’ datata, pertanto non sorprende molto che ci sia qualcos’altro da fare. Ovviamente anche il prezzo saliva.

Nel frattempo sono arrivato alla stazione, è arrivato anche il mio treno: questa volta puntuale. Mi sono seduto e sentivo bello caldo. La mia mente ha continuato ad elaborare la faccenda. Quando avevo portato l’auto avevo chiesto un preventivo per la frizione. Il tizio ha iniziato a inserire i dati nell’elaboratore elettronico ed è uscita la cifra di mille euro. Non avevo detto niente, ma ho fatto un’espressione che significava che era caro. Facciamo uno sconto del 20% sui pezzi e il 10% sul mano d’opera – diceva l’impiegato dall’altra parte del tavolo – e così sarebbero 800 euro. Dopo mi ha abbassato il prezzo anche per il tagliando e spiegato che il bollo non può diminuire, in quanto fissato dallo stato. 250 cucuzze di sconto, senza che io abbia chiesto niente, soltanto per la mia faccia scontenta. Vuol dire che se uno non esprime il dissenso loro straguadagnano. Il mio istinto mi diceva di alzarmi e di andare da qualcun altro, ma questo mi è comodo perché vicino all’ufficio. Questo non succedeva dal mio vecchio meccanico. Là il prezzo era fisso, ma molto più basso rispetto a qui. Purtroppo ha avuto difficoltà economiche e ha dovuto chiudere e io dovevo trovare un altro che mi fa il lavoro.

Chiamo venerdì per avere la conferma che l’auto è pronta e mi dicono di no. Perché dovevano ordinare un pezzo che non avevano in officina e che la consegna si sposta per martedì (lunedì era festivo, l’immacolata). Cavolo, il fine settimana lungo senza macchina! Ma cosa si può fare. Chiamo martedì: niente da fare. Si scusano, perché c’era il ponte e sono rimasti un po’ dietro con i lavori. Il nuovo termine è giovedì. Ma io chiamo mercoledì. Si, tutto a posto, ma devono fare la prova sulla strada e sarà pronta domani – sicuramente. Chiamo ieri (era quel domani) e non è ancora finita. Un problema con una vite che si è spezzata, eccetera, eccetera. Mi è salita la pressione; ma allora ieri mi ha detto una bugia, perché non avete ultimato il lavoro. Ma no, sa, perché… Cosa uno può fare? Andare là e picchiare qualcuno? Non sono il tipo e per questo che soffro ‘sta società di marmellata dove nessuno fa il proprio dovere come si deve.

Sono arrivato in ufficio, in orario. Ecco la smentita dell’affermazione precedente: a volte qualcuno svolge il proprio compito regolarmente, mi riferisco alla ferrovia. Sono preoccupato, come nei giorni precedenti, perché non so se oggi finalmente si risolverà questo calvario. Due week-end di fila senza trasporto sarebbe davvero brutto. Io sopravvivrei ma mia moglie no. Si è incavolata con me perché ho scelto un posto sbagliato, che sempre riescono a raggirarmi. Quando lei ci si mette, ti verrebbe voglia di sparire da questo mondo. Addirittura, ieri sono arrivato a minacciare il meccanico: se domani non siamo a posto, ti manderò mia moglie e ti vedi con lei.

Se per caso qualcuno passasse da qui e leggesse quello che è scritto, troverebbe alcune date in contrasto con quello che si descrive in alcuni articoli. Per esempio, questo post è del settembre e si parla di gelo. Il gelo a settembre non capita, credo mai. Sveliamo il segreto. Questo mio giornale era ospite in un altro posto. Non mi ricordo più cose è successo, ma quelli hanno smesso di operare. Mi dispiaceva buttar via tanto lavoro e così ho scovato un altro posto che mi ospitava, ovviamente in modo gratuito. Quello che posto qui è di circa 3 anni fa e pertanto il chiarimento delle incongruenze è questo.

Preoccupazioneultima modifica: 2021-02-27T18:02:11+01:00da webanca
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